Cari amici desidero riportare qui alcune informazioni che riguardano questa bella tecnica di respirazione, usata in molti degli esercizi del kundalini yoga, e che fa parte delle tecniche respiratorie del pranayama (controllo del soffio vitale).
E’ una tecnica con grandi effetti benefici di purificazione e circolazione del sangue, soprattutto nell’area del cervello; provoca un rigetto massiccio di anidride carbonica, stimola la respirazione cellulare, regolarizza la peristalsi intestinale e allevia le infiammazioni del colon; tonifica i muscoli addominali e tutti gli organi della cavità addominale stessa, oltre che sviluppare calore in tutto il corpo e dare grande energia.
Insieme a questi bellissimi effetti però ha anche alcune controindicazioni; se ne sconsiglia infatti l’uso durante i primi giorni del ciclo mestruale, in gravidanza, in presenza di pressione alta, ernia, epilessia, ulcera e malattie cardiovascolari. E’ inoltre indispensabile procedere per gradi, senza forzare mai, per evitare disturbi come capogiri, vertigini e nausea.
Vediamo ora come si esegue il respiro di fuoco.
La posizione migliore è quella seduta a gambe incrociate, ma se vi risulta troppo disagevole potete anche sedervi su una sedia, con i piedi bene aderenti al terreno. La schiena è dritta. Piegate dolcemente il mento verso la fossetta che c’è alla base del collo, in modo da allineare le vertebre cervicali con quelle toraciche (questa posizione è nota nello yoga sotto il nome di jalandhara bandha, cioè “chiusura corporea del collo”).
Rilassatevi.
Per tutto l’esercizio si inspira e si espira sempre dal naso.
Inspirate gonfiando l’addome, senza riempire d’aria i polmoni; tenete fermo il torace per tutta la pratica di questo esercizio. Espirate quindi subito, ritirando l’addome e rilasciandolo subito dopo. Quando rilasciate l’addome vedrete che l’aria entra di nuovo in modo naturale: l’inspirazione, cioè, diventa automatica.
Proseguite sempre in questo modo: inspirate gonfiando l’addome, espirate contraendo l’addome, senza pause e con un ritmo molto veloce. I tempi dell’inspirazione devono essere gli stessi dell’espirazione. Iniziate però con tempi relativamente lunghi (tipo un respiro ogni due secondi), perché se non siete abituati potreste avvertire giramenti di testa, nel qual caso interrompete e riprendete a respirare normalmente. Potete sempre riprovare più tardi.
Vi raccomando comunque di procedere sempre con cautela e se avete dei dubbi, descrivete l’esercizio al vostro medico di fiducia ed, eventualmente, chiedetegli consiglio.
Vi lascio qui il link ad un bel video molto chiaro, che potrebbe esservi utile.
In amore e luce
Ester