Alzi la mano chi non ha mai sognato di avere questi doni psichici: il teletrasporto e la telecinesi… Scommetto che tutte le mani rimangono abbassate!
Quando si pensa a questi doni si ha ancora la sensazione che rimarranno dei sogni irraggiungibili o che, se pure li raggiungeremo, ci toccherà aspettare ancora a lungo.
E se invece non fosse così?
E se invece cominciassimo a pensare di manifestarli come nostra realtà di tutti i giorni? Prima di scartare questo obbiettivo come un sogno irraggiungibile, riflettiamo un momento su alcune cose.
State tranquilli, non ho alcuna intenzione di sottoporvi ad una lezione di fisica quantistica, non avrei comunque le competenze necessarie per farlo. Quello che desidero è semplicemente farvi riflettere su alcuni aspetti.
In cosa consiste il teletrasporto? Nella capacità di spostare nel tempo e nello spazio il proprio corpo fisico, o altri oggetti fisici, smaterializzandoli in un punto di uno spazio-tempo e materializzandoli in un altro punto dello stesso spazio-tempo, o di spazi-tempo diversi.
E la telecinesi? Nella capacità di spostare un oggetto da un punto ad un altro dello spazio senza intervenire direttamente attraverso il nostro corpo fisico.
E già che ci siamo parliamo anche di bilocalità, in cosa consiste? Nella capacità di essere contemporaneamente in due posti diversi di uno stesso spazio-tempo, o di spazi-tempo diversi.
Non vi ricorda niente tutto questo? Eppure dovrebbe, perché questi doni così “irraggiungibili” li stiamo usando tutti quotidianamente da diverso tempo, anche se con una tecnologia che appartiene ancora all’elemento umano, e non angelico.
Come?
Quante volte inviamo un file, magari ad un nostro amico, tramite computer e lui lo riceve in meno di un secondo, anche se si trova dall’altra parte del mondo? Infinite volte, non è così?
Pensiamo adesso a cosa accade quando facciamo questo: noi selezioniamo quel file e il computer ne fa automaticamente una copia perfetta, in tutto e per tutto, e la invia all’indirizzo email del nostro amico, e cosa succede a quel punto? Lo stesso file è presente contemporaneamente sia nel nostro computer che in quello del nostro amico. Non è bilocalità questa?
E quando dobbiamo rientrare a casa in macchina e apriamo il cancello con quello che viene definito “dispositivo di controllo a distanza”, non agiamo su un oggetto per spostarlo senza intervenire con il nostro corpo fisico in maniera diretta? Non è telecinesi questa?
Arriviamo ora a considerare il teletrasporto. Avendolo definito come spostamento di un oggetto da un punto ad un altro dello spazio tramite smaterializzazione, sembrerebbe che non ci sia un corrispondente nella tecnologia che quotidianamente usiamo.
Ma quando lo teletrasportiamo, quell’oggetto si smaterializza davvero? Con smaterializzazione di un oggetto solitamente si intende che quell’oggetto si scompone nelle particelle che lo costituiscono, le quali poi si riaggregano altrove. Ma se non fosse così? Se la smaterializzazione fosse solo apparente? Poniamo di aumentare le vibrazioni di quell’oggetto ad un livello talmente alto che chi lo guarda con occhi fisici lo vede scomparire più o meno gradualmente: a chi lo sta guardando può effettivamente sembrare che quell’oggetto si stia smaterializzando, ma in realtà non è così: le particelle che lo costituiscono restano connesse secondo il medesimo schema, non si disperdono nel nulla, semplicemente vibrano ad una frequenza molto più alta di quella che l’occhio umano può normalmente cogliere.
Abbiamo considerato prima la copia di un documento e il suo invio come l’equivalente della bilocalità. Immaginiamo adesso: se il computer non facesse una copia, ma inviasse lo stesso documento al nostro amico cosa accadrebbe? Quel documento sparirebbe dal nostro computer per comparire in quello del nostro amico in un tempo talmente breve da risultare quasi uguale a zero. E non sarebbe teletrasporto questo?
Ora io non sono certamente un’esperta né in materia di computer, né tantomeno in fisica quantistica, ma mi pare abbastanza logico che se si può inviare la copia di un documento da un computer ad un altro, sia anche possibile inviare lo stesso documento senza farne una copia. Probabilmente si è deciso diversamente perché è risultato più sicuro e più pratico non perdere il documento stesso, ma credo che per essere possibile farlo lo sia.
Questo è senz’altro un risultato bellissimo: tutti noi ne sperimentiamo l’utilità ogni giorno. Le difficoltà sorgono quando ci troviamo di fronte a problemi legati al mezzo di trasporto: computer o linea web. A quel punto ci misuriamo necessariamente con i limiti di questo mezzo tecnologico, perché a meno di non essere esperti dobbiamo ricorrere ad altri che lo sono e, anche allora il risultato positivo non è garantito.
Perché?
Perché “errare humanum est” carissimi: l’errore è connaturato all’elemento umano, e forse anche per questo non si è arrivati a sperimentare il teletrasporto di un essere umano tramite questi mezzi: se qualcosa andasse storto ci ritroveremmo facilmente proiettati all’età dei dinosauri, magari con nessuna possibilità di tornare indietro.
Ma, come ormai sappiamo, quello che è impossibile all’uomo non lo è all’angelo.
Tutti noi siamo esseri angelici multidimensionali, il che vuol dire che esistiamo contemporaneamente in più dimensioni. Nelle dimensioni superiori di coscienza tutti noi utilizziamo questi mezzi in modo del tutto naturale, e senza alcun bisogno di ricorrere a computer come quelli che utilizziamo qui.
Ma pensate davvero che saremmo stati capaci di concepire l’idea di un copia e incolla e di una rete web attraverso cui annullare lo spazio e il tempo, se dentro di noi questa capacità non fosse ben radicata e ben sperimentata, anche se con altri mezzi?
Allora come mai nelle dimensioni superiori di coscienza riusciamo a farlo e qui no? Perché lì abbiamo perfettamente attivo il corpo eterno, uno dei tanti corpi energetici che sono a nostra disposizione, mentre qui non è attivo. E’ stato disattivato ai tempi della “caduta”, il che vuol dire ai tempi in cui abbiamo deciso di entrare in questo gigantesco ologramma che Lucifero aveva creato, per vedere come sarebbe stato se avessimo creduto di essere degli uomini, e di non essere collegati alla fonte divina. Ovviamente abbiamo dovuto appoggiarci a mezzi completamente diversi, abbiamo dimenticato la nostra natura angelica e ci siamo comportati di conseguenza.
Nel corso del tempo, come esseri umani, abbiamo sperimentato molte cose, compresa la magia nera: siamo stati tutti maghi neri. In quell’occasione i nostri corpi energetici superiori sono stati parzialmente riattivati, per darci la possibilità di sperimentare qualcosa che andava oltre la banalità del quotidiano. Eravamo comunque preda dell’ego e della parte oscura che ci manovrava tramite l’ego stesso quindi, avendo perduto la consapevolezza della connessione con la Fonte divina, avremmo necessariamente usato i nostri poteri in modo estremamente pericoloso: per questo sono intervenuti i nostri angeli a regolare il nostro uso di questi poteri.
Nel corso del tempo, grazie alla legge del karma, abbiamo sperimentato i limiti di questo uso oscuro dei nostri poteri divini, e di conseguenza abbiamo scelto di aprirci una strada diversa: trovare una via che ci permettesse di ottenere risultati molto simili, ma senza gli stessi mezzi di un tempo. Ed è così che siamo arrivati, passo dopo passo, a creare e usare l’attuale tecnologia di terza dimensione.
Adesso siamo arrivati ad un punto cruciale: tanti di noi hanno terminato il loro percorso come esseri umani e hanno deciso che è ora di ritornare alla gioia della connessione con la Fonte divina, abbandonando la dimensione dell’ego, il che significa: abbandonare la dimensione della mente umana con tutti i suoi limiti, tecnologia compresa, per tornare ad esprimere se stessi come gli angeli che sono.
Una volta abbandonato l’ego e rientrati nella natura angelica e nelle vibrazioni elevate del cuore il pericolo di creare confusione e distruzione non esiste più, di conseguenza la riattivazione completa del corpo eterno con le relative capacità come teletrasporto e bilocalità è quantomeno molto vicina.
Certamente non verrà concesso a nessun essere umano un dono simile, perché gli esseri umani sono ancora legati all’ego, ma una volta ritornati alla natura angelica, non c’è più motivo per cui non potremo riavere tutto quello che, molto saggiamente, ci è stato tolto, anche perché saremmo comunque sempre appoggiati dalle nostre Guide di luce in ogni nostro passo.
Allora siamo pure grati per la tecnologia che abbiamo ora e cerchiamo di usarla al meglio, ma vediamo anche di abbandonare l’ego una volta per tutte e di immaginare quotidianamente, di avere già questi poteri angelici, perché dopotutto è già così. Sentiamo la nostra angelicità come l’unica vera realtà in cui ci troviamo e smettiamola di considerare la fisicità come prerogativa umana, perché non lo è più. Fisico non è più uguale a umano, carissimi: è uguale ad angelico, per quanto la fisicità che sperimenteremo come angeli sarà anche chimicamente diversa da quella che abbiamo vissuto come umani.
Cerchiamo di renderci conto che il cosiddetto futuro è già qui e che tutto quello che dobbiamo fare è aprirci a noi stessi e affidarci alla corrente di amore che, come angeli, ci vede alla guida della nostra stessa vita.
La nuova tecnologia angelica non comprende errori né la nostra dipendenza da altri: useremo il teletrasporto per andare esattamente dove vogliamo andare e non ci sarà alcun dirottamento o errore, non ci saranno guasti né fraintendimenti.
Pensate alle conseguenze meravigliose per noi e per Gaia: fine dell’inquinamento, fine della dipendenza da automobili, treni, aerei, valigie per trasportare oggetti; fine della dipendenza da compagnie telefoniche, perché useremo tutti la telepatia.
Cercate di capire che stiamo già usando tutti questi mezzi, che lo facciamo in modo naturale da tempo immemorabile e che tutto quello che dobbiamo fare per usarli anche qui è uscire dal mondo degli uomini, cioè dall’ego, ed entrare in quello angelico.
Non c’è proprio niente di difficile e i tempi sono maturi.
Allora, miei cari, diamoci da fare.
In amore e luce
Ester